Da circa un mese sono tornata nel favoloso mondo del lavoro: quel mondo in cui la sveglia suona alle 7 del mattino, hai solo un’ora per mangiare – la pausa pranzo – e la giornata finisce massimo alle 23:30, se il giorno dopo non vuoi essere uno zombie.
Detta così sembra più tragica di quanto non sia in realtà, perché invece sono davvero contenta e soddisfatta di ciò che sto facendo, delle persone con cui lo sto facendo e dei piccoli successi che sto ottenendo. Fine del momento cuoricioso.
Questo rientro ha portato con sé un problema che avevo rimosso, quello di cosa mangiare durante la sopracitata pausa pranzo: insomma, se non vuoi campare di panini, kebab e dire addio al tanto sudato equilibrio gastrointestinale, devi assolutamente inventarti qualcosa, e alla svelta.