Fass & Cask al Pigneto: oltre la birra c’è di più

birra e patatine al fass & cask

Madonnina santa, che caldo. Per chi non lo sapesse, io odio l’estate, ma la odio proprio tanto. Sarà perché sudo da morire, sarà perché ogni volta che mi asciugo i capelli col phon mi chiedo chi me l’ha fatto fare di lavarmeli, sarà perché se provo a truccarmi mi cola la faccia sul collo, sarà perché… Occhei, credo di aver reso l’idea.

Ebbene, la settimana scorsa credo di aver avuto più caldo che mai, e quando qualcuno mi ricorda che non siamo neanche a luglio, mi viene voglia di chiedere alla NASA di mettermi in sonno criogenico fino al primo ottobre, tipo gli astronauti di Nolan in Interstellar. E invece no, devo stare qui, a Roma, alla ricerca di un filo d’aria, uno spicchio d’ombra, una boccata di ossigeno al di sotto dei trenta gradi, o di una birra fresca.

birra apa fass & cask

Avendo perso la mail del presidente della NASA – mamma, hai ragione, sono troppo disordinata -, ho optato per una birra fresca, perché di ombra, aria fresca e vento mancoapagarleoro.  Così, in compagnia della fidata Laura – aka Lorella, così chiamata in nome del comune e indiscusso idolo Lorella Cuccarini -, abbiamo deciso di sfidare il caldo a suon di birre artigianali, prodotti a km 0 e patatine fritte. In altre parole, siamo andate al Fass & Cask, al Pigneto.

Dopo l’esplorazione degli inesplorati lidi oltre la Nomentana, sono tornata nel mio territorio per provare questo locale aperto da pochissimo che sta già facendo parlare di sé. Al Fass & Cask mi sono sentita subito a casa, probabilmente per l’accento del ragazzo che ci ha preso le ordinazioni, in cui riconosco al volo le vocali del subappenino dauno: ed è subito occhioni a cuore ripensando alle estati a Candela, le mozzarelle appena fatte, la salsiccia alla brace, il caciocavallo piccante da spaccarsi le labbra… Insomma, quando leggo sul menù caciocavallo di Lavello, bruschetta con salsiccia e tarallini pugliesi, il mio cuore perde un battito – non per il caldo, che pure era da restarci secchi -, e dopo aver scelto le birre, rigorosamente artigianali, ordiniamo senza esitazioni. A queste leccornie locali, la nostra anima tentatrice chiede di aggiungere delle patatine fritte. Impossibile opporsi, soprattutto perché il connubio birra-patatine esiste da prima della scoperta del fuoco per friggerle.

bruschetta con salsiccia fass & cask

Ecco quindi giungere in nostro soccorso, contro l’afosa serata romana, due pinte di un’ottima APA, l’Urbe ECB. Per questa birra tirerei fuori la definizione che una volta diede un mio amico delle birre beverine: mi limiterò in questa sede a definirla infame, indicando con ciò la sua capacità di scendere in picchiata e facilmente nello stomaco per poi salire altrettanto facilmente ma inaspettatamente al cervellino – BUM. Ma per mandare giù la bruschetta con la salsiccia e tutto il resto una pinta davvero non basta. Si impone dunque la necessità di ordinarne un’altra, e decido di provare la stout. Non la considero esattamente una birra estiva, ma ne adoro sapore e profumo, e di solito la sorseggio fuori pasto. La Gallagher Stout del viterbese Hilltop Brewery si rivela un’ottima scelta: non credevo che una birra scura potesse accompagnare tanto bene delle bruschette con la salsiccia!

Tra una chiacchiera e una birra, sul giardino del Fass & Cask è sceso il buio – e anche la temperatura. Merito della birra? Non saprei. Quello che so invece, è che già sento di amare questo posto, e che probabilmente quel giardino vedrà spesso la mia faccia estasiata mentre mangio caciocavallo e i miei occhietti leggeri e sorridenti per merito della birra.

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