Mama Pasta: a Trastevere shakera e gusta

INAUGURAZIONE MAMA PASTAParliamoci chiaro: uno dei motivi per cui faccio la food blogger è che adoro mangiare; credo di averlo detto un po’ ovunque, come qui, qui e qui. Ma anche in ogni post di questo blog, mi pare. 😛

In ogni caso, se c’è qualcosa a cui non so assolutamente resistere è la pasta: in ogni modo, in ogni tempo, in tutti i luoghi e in tutti i laghi, credo fermamente che la pastasciutta sia per sempre. Cioè, i carboidrati sono zuccheri, mi pare, e gli zuccheri sono come i gattini: piacciono un po’ a tutti. Se incontrate qualcuno che vi dice di non amare gli zuccheri e/o i gattini, state pur certi: egli mente. A me da piccola hanno insegnato che la sincerità è una grande virtù, ed eccomi ora ad affermare senza pudore la mia natura di adoratrice di zuccheri e gattini.

Se dopo aver letto la frase precedente sei ancora qui, vuol dire che sei una persona sincera, che ami gli zuccheri e/o i gattini, e che quindi probabilmente come me andrai matto per la pasta, ragion per cui credo di avere un posto che fa per te.

PASTA SHAKERATA

Martedì scorso sono stata in quel di Trastevere per l’inaugurazione del Mama Pasta, un piccolo e sfizioso locale dall’anima pastasciuttara, evidente sin dal nome. Pasta fresca, secca, ripiena e al forno, servita con condimenti classici della cucina italiana. La cosa divertente di questo posto è tutta nella preparazione dei piatti: la pasta, una volta cotta, viene versata in uno shaker, nel quale viene aggiunto il condimento e giù a shakerare, fino a che non s’è ben amalgamato tutto. Mi chiedo come si chiami chi fa questo lavoro… Barista? Pastita? Cuoco? Ai posteri l’ardua sentenza. 😀

All’inaugurazione del Mama Pasta ho assaggiato delle orecchiette al ragù, delle orecchiette all’amatriciana, delle mezze maniche con pesto di bietole e patate, e un po’ di lasagna. Tutto molto buono, ma con un’unica pecca: sapeva di poco, non a livello di gusto, ma piuttosto di quantità. 😀 Oramai sai che sono famelica di nome e di fatto – anche se la settimana scorsa ti ho raccontato di una sconfitta -, quindi puoi facilmente immaginare che mi ci sarebbero voluti un centinaio di porzioni-assaggio per essere soddisfatta. Cioè, non potevo inseguire la cameriera ogni volta che usciva dalla cucina, capisci?NACHOS DI PASTA FRITTA

La inseguivo soltanto quando portava dei vassoi carichi di fantastici nachos di pasta – non so se si chiamano così, ma il punto non credo sia il nome! Preparati con la sfoglia della lasagna, fatta a striscioline e poi fritta, erano qualcosa di assolutamente godurioso, l’equivalente salato delle frappe, o chiacchiere come le chiamo io. Non posso fare a meno di immaginarne l’alto contenuto di lussuria se accompagnati con qualche salsa gagliarda. Non so se siano inseriti nel menu, di fatto me lo auguro, perché erano davvero fantastici.

Quel che so bene, invece, è che voglio tornare al Mama Pasta, magari con l’ingegnere biondo – persona sincera come me – e perdermi in una mare di mezzemaniche alla carbonara…

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